Abbigliamento e materiale
"...mi hanno detto di vestirmi a cipolla..."
Breve e non esaustivo elenco dell'abbigliamento e dell'attrezzatura utile come promemoria per escursioni: 1)estive, 2)invernali (sotto).
1) ABBIGLIAMENTO E MATERIALE CONSIGLIATO PER UNA ESCURSIONE ESTIVA DI DUE GIORNI CON PERNOTTAMENTO IN UN RIFUGIO DI MONTAGNA:
- Una
giacca impermeabile,
magari anti-vento. Leggera, una volta piegata occupa poco spazio
nello zaino.
- Un
pile o una felpa pesante:
la vecchia regola del vestirsi a cipolla, cioè a strati
sovrapposti, rimane validissima.
- Almeno
2 magliette sottili,
di cotone o, meglio ancora, di materiale traspirante per il sudore.
- Un
paio di pantaloni
lunghi
comodi per le passeggiate ed un altro (anche della tuta, purchè
siano altrettanto comodi) per il soggiorno e la notte in rifugio.
- Calze
da trekking.
- Scarpe
da trekking.
- Cappello
da sole con la
visiera.
- Zaino
almeno da 30 litri.
- Bastoncini
telescopici
aiutano molto
durante le passeggiate, in quanto scaricano una parte del peso dalle
gambe alla parte superiore del corpo. E' stato valutato che
camminare con i bastoncini telescopici è come avere uno zaino
pesante il 30% in meno.
- Occhiali,
crema da sole ed uno stick per le labbra: più si sale di quota più
i raggi UV si fanno intensi.
- Macchina
fotografica.
- Borraccia
da un litro, va
bene anche una bottiglia d’ acqua in PET. E' necessario, prima di
cominciare l'escursione, informarci sulla presenza di sorgenti lungo
i sentieri che frequenteremo per regolarci di conseguenza con
l'approvvigionamento di acqua.
- Cibo.
La scelta dipende dai vostri gusti (barrette, cioccolata, ecc..). In
ogni caso al rifugio generalmente si possono acquistare le provviste
necessarie.
- Un
coltello milleusi
può sempre servire.
- Cerotti
per proteggere le eventuali vesciche (ad es. i Compeed).
- Ciò
che serve per l'igiene
personale.
- Lampada
frontale.
- Sacco
a pelo o sacco lenzuolo.
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2)
ABBIGLIAMENTO ED ATTREZZATURA PER UN'ESCURSIONE INVERNALE DI UNA O
DUE GIORNATE
Un trucchetto: metti gli oggetti delicati (binocolo, cellulare, portafoglio) e gli indumenti all'interno di sacchetti di plastica. In caso di acquazzone salverai così capre e cavoli.
Questi consigli non sono una bibbia, né sono scolpiti nella pietra, ma derivano solo dalla personale esperienza sul campo.
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- Giacca
impermeabile ed anti-vento. N.B.:
il classico piumino tiene caldo, a volte anche troppo!
- Un
pile pesante e uno di medio spessore (micropile): la vecchia regola
del vestirsi a cipolla, cioè a strati sovrapposti, rimane secondo
me validissima.
- Due
magliette tecniche, di cui una a maniche lunghe, da tenere a
contatto di pelle.
- Pantaloni
lunghi: se soffri il freddo vanno bene quelli da sci. In
alternativa, per chi comincia e giustamente non vuole investire un
capitale, vanno bene anche i classici pantaloni estivi, con sotto
una calzamaglia e sopra gli antivento. In caso di troppo caldo sarà
sempre possibile togliere gli antivento. Lascia perdere jeans e
braghe di velluto: sono pesanti, se si bagnano si inzuppano come
spugne e non aiutano il movimento.
- Calze
da trekking.
- Scarponi.
Sono indispensabili gli scarponi alti, che proteggono oltre la
caviglia, possibilmente con la suola in Vibram e la fodera in
goretex o materiali similari, che aiutano (aiutano, non risolvono
completamente) nel problema dell'infradiciamento dei piedi.
- Un
bel berretto caldo, meglio se anti-vento
- Guanti
di pile, in materiale wind-stopper oppure i vecchi guanti da sci
- Lo
zaino di circa 30 litri per le uscite giornaliere, fino a 50-60
litri per i trekking di più giorni, anche se il mio consiglio è di
non superare i 45 litri, in modo da essere costretti ad
autolimitarsi nelle cose da portare. L'importante è che sia comodo,
con buoni spallacci, che non uccida la schiena e che abbia la
cintura per caricare i fianchi.
- Il
coprizaino.
- I
bastoncini telescopici (o bacchette) sono indispensabili per la
camminata.
- Ovviamente
le ciaspole.
- Le
ghette, che impediscono di infradiciarti la parte bassa del corpo,
dal ginocchio in giù.
- Gli
occhiali e la crema da sole, più uno stick per le labbra: più si
sale di quota più i raggi UV si fanno micidiali.
- Una
borraccia da un litro: non dimenticarti che restare senz'acqua è la
più grossa tortura che vi possa capitare sia in montagna, che in
qualunque altro posto del pianeta. Utili i sali integratori, che
aiutano a prevenire la perdita causata dalla sudorazione.
- Cibo:
senza carburante non si procede. Ognuno ha i suoi gusti e preferenze
e la scelta se portare panini e cioccolate o barrette energetiche
dipende solo dal voi. L'importante è essere autosufficienti.
- Un
coltello milleusi può sempre servire.
- Kit
di pronto soccorso con i farmaci personali. Come accompagnatore
porto sempre con me un kit generico con bende, disinfettante,
cerotti, analgesici, ma nessuno come te può sapere delle tue
necessità in campo medico. Se soffri di patologie particolari
(problemi cardiaci, diabete, allergie) ti consiglio di avvisare
sempre l'accompagnatore, in modo da prevenire eventuali problemi.
- Cerotti
per salvaguardare le parti delicate dei piedi (ottimi quelli in
carta) o per proteggere le eventuali vesciche (ad es. i Compeed).
- La
carta topografica, bussola, altimetro e binocolo completano la
dotazione, ma se vai in giro con un accompagnatore non sono
indispensabili.
- Il
sacco lenzuolo per dormire nei rifugi è indispensabile. Una torcia
è sicuramente utile, dato che alle 22 normalmente vengono spente le
luci.
- La
macchina fotografica ti aiuterà non solo a conservare i ricordi
della gita, ma per esperienza aumenta anche il livello di attenzione
e di interesse nei confronti dell'ambiente. Mi raccomando: non
portare treppiede, flash e dotazione completa di obiettivi
intercambiabili, molto meglio qualcosa di leggero e maneggevole.
Un trucchetto: metti gli oggetti delicati (binocolo, cellulare, portafoglio) e gli indumenti all'interno di sacchetti di plastica. In caso di acquazzone salverai così capre e cavoli.
Questi consigli non sono una bibbia, né sono scolpiti nella pietra, ma derivano solo dalla personale esperienza sul campo.
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